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spalluccie, e continuò a parlare con Gigi il quale intanto sbirciava per la sala, mordendosi i baffi.
— Non vede, in fila, davanti a noi, la contessa Colombo? Chi mai la fa ballare?
— Un mio compagno di collegio, il duca di Castel Gabbiano.
— Pazienza! Ma perchè balla ancora la contessa Colombo? Potrebbe essere nonna; ho visto maritarsi sua figlia.
— Gran bella donna — esclamò Gigi, ripreso dalle distrazioni.
— - Che dice mai? La contessa...
— Eh no, non parlo della contessa.
Lydia non poteva darsi pace. La contessa Colombo davanti a lei, facendo coda per una polka:
— Ma si balla dunque fino a novant’anni!
Le spalle ossute e brune della celebre signora esercitavano una strana potenza di curiosità. Ella pigliava diletto nell’osservarla