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fede, tu hai sorriso, perchè comprendesti subito che la povera piccina non sapeva neppur lei quello che si dicesse; e forse nella sua testolina non aveva torto. Così sarebbe infatti, se divertirsi e godere volesse esprimere il compimento dei nostri desiderii: ciò che non mi pare, perchè molte volte si desiderano cose tristi, indefinite; oppure non si desidera nulla, ma si soffre.
È questo veramente lo stato del mio cuore.
Scivolare, sorvolare, la grande scienza mondana io non la conosco. Sono rigida, tutta d’un pezzo; non so scherzare nè prendere la vita leggermente, e credo che la causa segreta della mia malinconia sia appunto la mancanza di serietà che trovo in fondo a tutte le cose.
Ho letto in questi giorni un libro che analizza la vita di una fanciulla nella piccola borghesia. È un mondo piccino, dove la fantasia e tutte le altre qualità dell’intelletto non