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ravento, e nel cerchio della luce qualche cosa scintillava sul tavolino, qualche cosa che Lydia guardò con insistenza; ma avendole chiesto l’avvocato che cosa cercasse, rispose:

— Nulla.

Lo accompagnò sull’uscio, pallidissima, eppure ferma.

— Le mando la cameriera?

— No. Dica pure in anticamera che non ho bisogno di nessuno. Grazie.

Calmi stava per uscire. Lydia lo richiamò, gli pose le mani sulle spalle e, così, a un palmo dal suo viso, gli disse, tenendogli gli occhi negli occhi:

— Per un gran pezzo ella ebbe cattiva opinione di me, vero?...

— Verissimo — rispose Calmi, quasi contento ch’ella potesse pensare ad altro. — Ma ora no, ora...

— Sì, ora mi vuole un po’ di bene... Troppo tardi! tutto troppo tardi!