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in città tutti i giorni e si trova con Keptsky dalle due alle sei.
— Le ore che egli non passa con me! — gemette Lydia; ma presa da una speranza ostinata, soggiunse: — Tuttavia, ciò non vorrebbe dire gran che; sono cugini, sono amici, hanno degli interessi comuni...
— Per questo sì, ma è persuasa che se fossero interessi leciti non andrebbero a dibatterli in una camera d’affitto? Perdoni se non metto veli; non mi sembrano del caso.
— Voglio vedere! — esclamò Lydia a un tratto.
— Vedere che cosa?
— Essi.
— Sarebbe la prova più convincente — disse Calmi prontamente; — ma per vedere...
Lydia, comprendendo la reticenza, ebbe un sogghigno pieno di sarcasmo:
— Oh! non ho falsi pudori. Dovrebbe conoscermi e sapere che non indietreggio davanti a nulla. Mi conduca con sé.