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prie opinioni, è lei che ferisce a tergo come i vili!

Due macchiette vermiglie colorirono momentaneamente le guancie di Calmi; sollevò i freddissimi occhi, e guardandola bene in faccia, rispose:

— Si ricordi come ha ricambiato i miei primi avvertimenti; io non avevo nessun diritto per insistere. Allora poi conoscevo solamente la metà di queste accuse. Sulla fede di amici che hanno vissuto a Vienna nella medesima società di Keptsky, le dissi che egli era un cavaliere d’industria, o giù di lì. Da pochi giorni una circostanza, che a lei premerà poco di sapere, mi pose tra le mani tutto il nodo dell’intrigo.

Lydia, che aveva ripreso un apparente dominio di sè stessa, lo pregò a spiegarsi interamente.

— La baronessa, che lei crede stabilita alla Villa, è infatti alla Villa, per forma; ma viene