Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 313 — |
Egli le parlò a lungo dei suoi dissesti finanziari, dell’avere abbandonato il reggimento per un puntiglio d’onore; e de’ suoi progetti per l’avvenire e del desiderio di vivere il loro primo anno di matrimonio in Podolia, nell’antica casa de’ suoi avi.
Lydia acconsentiva a tutto, in silenzio, rispondendo appena alle sue strette di mano, col cuore così gonfio di tenerezza che non poteva esprimersi in altro modo.
La storia di Keptsky non era la sua? Incompreso, viziato, solitario in mezzo alla gente, troppo nobile per piegarsi alle bassezze dei più, indipendente, temerario, fiero, sdegnoso. Piccole lagrime le colavano dagli occhi lungo le guance. I vili! I vili! Mesceva la sua vita a quella di Keptsky; rinnovava i suoi dolori, i suoi disinganni per dividere meglio quello di lui, e in tale cruccio profondo, una profonda contentezza le veniva, pensando che il destino li aveva riuniti, che tutto si poteva