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riso e la voce. — Impossibile! — mormorava tra sè — impossibile! Eppure aveva un affanno nel petto che la schiantava.

Fu ricevuta dalla contessa Colombo, la quale disse essere sua figlia leggermente indisposta, non poter vedere nessuno, ma che certamente avrebbe fatta un’eccezione per lei.

Dopo mezz’ora comparve Théa. Entrò nel salotto, e corse subito ad abbassare tutte le cortine, gridando che c’era una luce da acciecare; poi abbracciò Lydia con grande espansione, con un entusiasmo esagerato; e incominciò a parlare a parlare vorticosamente, con una eccitazione di tutti i nervi, con la voce che strideva. Lydia, prostrata, le chiese se sapeva nulla; al che la baronessa rispose che certi segreti non si possono tenere celati, ch’ella si era accorta fin dal principio dell’impressione fatta sul cuore di suo cugino, ch’ella stessa lo stava spronando a dichiararsi, e nulla la colmava di maggior gioia che un simile ma-