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dai capelli lunghi, dagli occhi di gazzella. Non avete mai sentito voi il desiderio di un mondo immateriale, di un amore fatto di sogni?
— No, non lo aveva mai sentito, ma non importa; capiva lo stesso, capiva tutto.
Egli continuò:
— Il desiderio dell’impossibile che ci strugge, che ci tormenta, che ci avvelena ogni gioia passata, e ci spinge febbrilmente avanti, sempre avanti...
Una frescura era scesa su di loro, mite, leggera come un velo di piccole perle; vaporava nell’aria un odore sano di terra bagnata.
— Piove — disse Lydia; e aperse l’ombrellino di merletti.
— Vi riparerà poco.
— Meglio che nulla.
— Siete di coloro che si accontentano del poco? — domandò Keptsky, togliendole l’ombrellino di mano, per reggerglielo.
Lydia non rispose. Con un movimento gra-