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occhi e lo vedeva. Un suo groom aveva la stessa voce di Keptsky; quale profanazione!... ma era nello stesso tempo una gioia.

Non avendo amiche nè ritrovi, usciva il mattino per tempo, sola, come già faceva altre volte, prendendo sempre la stessa strada fuori della porta che conduce alla Villa: le sembrava così di avvicinarsi a lui, di respirare un po’ dell’aria sua, e, senza saperlo, una speranza le folleggiava nel cuore.

Fu mediocremente sorpresa — forse la sorpresa era sorpassata dal piacere — un mattino, incontrando Keptsky a cento passi da casa.

— Ve lo avevo detto che ci saremmo riveduti.

— Sì, sì, è una bella sorpresa questa; vi ringrazio.

Era commossa: le tremava la voce. Le sue manine, nelle mani di lui, stavano aggrappate e salde, quasi temesse di vederselo sfumare davanti.