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l'educazione. Sulla sua maschia bellezza di slavo erano passate, quali sfumature fatte da un abile pittore a un ritratto un po’ duro, le abitudini del lusso, dell’eleganza, e una certa mondanità di buon genere piena di sapore e di grazia.

— È vero ch’ella ci vuol lasciare? — disse a un tratto, scostando premuroso un ramo d’acacia che minacciava il volto di Lydia.

— Ma... — fece Lydia, imbarazzata per la prima volta in vita sua, sentendo in quel punto che il ritorno le dispiaceva, — non conviene abusare dell’ospitalità.

Che frase sciocca, volgare! E lei, avvezza a dirigere le più brillanti conversazioni, non aveva trovato altro per rispondere a Keptsky!

Egli la guardò con un sorriso indulgente, mormorando:

— Quando l’ospitalità è amicizia schietta...

Non rispose. Avrebbe voluto dire troppe, troppe cose, e la quantità la incagliava nella scelta. Si sentiva trascinata a spiegare a quello