Pagina:Neera - Lydia.djvu/259


— 249 —


Donna Clara, massa inerte, avrebbe insegnato col suo contegno la più grande indifferenza, se l’indifferenza per tutto ciò che esce dal benessere sensuale, Lydia non l’avesse già respirata in sè e attorno a sè, dal giorno della sua nascita.

La chiesuola era nuda di pitture e di marmi. Sull’unico altare stava raccolto tutto il lusso disponibile: quattro candelabri di rame, due di legno e un mazzo di fiori rusticani, dalie, garofani e rose della madonna. Il prete, con una stola verde e la cotta bianca inamidata, salì all’altare e si fece il segno della croce. Subito si segnarono tutti, anche Lydia, meravigliata di trovarsi in quell’ambiente, ritta in piedi accanto al primo pilastro, osservando quel pubblico così nuovo. La maggior parte erano donne, quasi tutte o brutte o vecchie, colle vite grosse, deformate; la pelle rugosa, le mani incallite dal lavoro. I loro abiti sapevano di cotone tinto, e dai loro corpi usci-