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— Si ha sempre bisogno di un marito; è assioma.
Detto ciò, con molta filosofica pacatezza, Thèa soggiunse:
— Te lo cercheremo a Vienna. Mio marito ha una quantità di cugini, e i cugini una quantità di amici; conosciamo tutti i giovinotti dai venti ai quarant’anni.
— Mi avevi parlato — esclamò Lydia rammentando un discorso del giorno prima — di un cugino di tuo marito che viene sempre in casa vostra...
— Keptsky?
— Sì, Keptsky. Non sarà quello che destini alla mia felicità?
— No — interruppe prontamente la baronessa; e tornò a fissare sulla ragazza i suoi occhi penetranti.
— È di Vienna anche lui?
Lydia si sentiva trascinata a parlare di quell’ignoto, trascinata in modo da non accor-