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mi voglia sposare. Credi che non mi fa nemmeno un bricciolo di corte?
— Che è dunque?
— Un amico.
— Platonico! — fece Thèa con un riso stridulo. — E gli altri?
— Oh! gli altri mi prenderebbero, credo; qualcuno per i miei begli occhi, e tutti per la mia dote; ma non me ne piace alcuno.
— Non conviene avere un ideale troppo vasto.
— Ma io non ho ideali. Cerco solamente un uomo che mi piaccia.
— È già troppo.
— Devi considerare — disse Lydia con una certa alterigia — che il mio caso non è quello di una povera ragazza, obbligata a maritarsi per forza, per non restare a carico dei parenti, per avere una casa, un pane, che so io! La signorina Lydia non ha bisogno di un marito.