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— Sai... è una certa famiglia...
— Che importa? Thèa è una signora perfetta.
— Non è quello che pensa il mondo.
— Il mondo è una massa di imbecilli.
La signora Avella si morse le labbra. Strinse ancora la mano di Lydia con un’affettuosità prolungata e muta, che quella non avvertì; e si staccò lentamente, dolorosamente, volgendole una lunga occhiata piena di rammarico.
Intanto Lydia pensava con dispetto: — Anche lei come tutte le altre!
Nella grande intimità sorta fra Lydia e Thèa l’argomento amore non poteva essere lasciato da parte, e non lo fu. Ma anche qui si posero subito d’accordo, giudicando che nessun uomo al mondo vale la pena di essere amato.
— Tolto naturalmente tuo marito? — aveva soggiunto Lydia.