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Tutte queste faccende la condussero alla fine dell’anno senza che quasi se n’avvedesse, e per qualche settimana ancora gustò il piacere di far ammirare la sua camera agli amici. Sulle prime la mostrò loro come una curiosità, fermandosi sulla soglia; poi venne un giorno di pigrizia, in cui trovandosi tanto bene dietro il paravento, Lydia non volle muoversi e ricevette Calmi, — un vecchio conoscente, — sprofondata nella poltroncina.
Ricevuto Calmi, non vi era ragione di muoversi per gli altri. Il suo circolo d’uomini trovò posto accanto al paravento, o bene o male; o dentro o fuori. Si stava un po’ pigiati, i piedi contro i piedi, urtandosi di quando in quando, ma si rideva molto.
Lydia, la fanciulla dall’immaginazione viziata, che aveva visto, letto, udito, pensato tutto, che della sua verginità conservava appena quel tanto che non aveva potuto gettar via, arrischiava talvolta spudoratezza da cortigiana.