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In fondo alla sala, la contessa Colombo discorreva animatamente con un vecchio signore ritinto. I suoi occhi gettavano fiamme.

— È un gioco americano; si chiama poker. Una di queste sere ve lo insegnerò.

Dimenticava, parlando di giuoco, il matrimonio della figlia.

In tutti i crocchi, qui, là, continuavano a correre mezze frasi distratte, sorrisi forzati di persone che pensano ad una cosa, volendo mostrare di interessarsi ad un’altra. Gli uomini, col contegno degli impertinenti educati, passando in rivista la sala; freddi e corretti colle signorine, si chinavano famigliarmente all’orecchio delle signore. Fra le signore, qualcuna pensosa, qualche altra triste; qualche altra esaltata, con un’aria di sfida, con qualche cosa di battagliero in fondo agli occhi, che pur sorridevano dolcissimi, tanto dolci da sembrare agli inesperti un’esca.

La continua, ingegnosissima guerra che si