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— Ma ti perderai in quel letto! — osservò don Leopoldo a sua nipote.
— No — disse Lydia semplicemente — starò comoda.
— Mi pare sfacciato — osservò ancora titubando, don Leopoldo.
— E perchè?
Il perchè era difficile a dirsi; né i grandi occhi di Lydia aperti e sereni mostravano di indovinarlo menomamente. Dopo una breve pausa, impiegata a riflettere, ella soggiunse con una crollatina di spalle:
— Del resto non mi vedrà nessuno quando sono a letto.
Riempì l’altra parte della camera di mobilucci eleganti e strani, di piccole poltrone, di divanini dove la sua minuscola persona appena poteva capire; alternando i colori viola, perla ed azzurro, con una fusione armonica che era tutta una dolcezza per gli occhi.
Sulle finestre, le cortine di velo delicata-