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fatto con tutti, leggermente, per divertirsi, per essere brillante, per occupare gli altri di sè.

Ma l’ufficiale, poco pratico dei labirinti di un cuore femminile, avvezzo a tutt’altre donne, credette fosse il caso di arrischiare tutto per tutto, e la prese d’assalto violentemente, una sera, che l’aveva trovata sola in giardino.

Lydia, rivoltata, lo respinse con forza; poi strappando un ramo d’acacia lo frustò sul viso, inseguendolo per il viale fino a che lo ebbe cacciato a guisa di un cane. Rientrò in casa eccitatissima, urlando per la rabbia, furiosa che un uomo avesse osato trattarla a quel modo.

La sua ira contro gli uomini crebbe; rincarò la dose dei motti pungenti, delle sfide audaci. Avrebbe voluto che tutti insieme avessero una faccia sola, per frustarla di nuovo. Ma in mezzo a tanto furore non poteva stare senza uomini.

Era per lei un bisogno di sentire quei passi