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al mondo, il mondo la raccoglieva; ed era un combattimento accanito, senza tregua, fatto col sorriso sul volto e il miele nelle labbra. Ella sarebbe morta prima che cedere.
Aveva compreso subito, fin dalla prima comparsa in società, il posto importante che vi tiene la donna abile, scaltra, senza scrupoli, elegante e procace. Solamente nella sua smania di afferrare questo vero per trarne profitto, trascurò una osservazione principalissima: non tenne conto dell’immenso divario che corre fra la donna maritata e la zitella; tutto ciò che è permesso alla prima, tutto ciò che si vieta alla seconda. Credette che il suo ingegno e la sua ricchezza bastassero a darle l’indipendenza, reputandosi assai forte per vincere pregiudizii secolari.
Incominciava a comprendere, troppo tardi, l’errore in cui era caduta, trovandosi fuori di posto tanto colle nubili quanto colle maritate, e sopratutto cogli uomini che non sapevano