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Quando guarì, volle conoscere un altro genere di miserie. Coraggiosa e ardita, salì le scale del povero, penetrò nelle stanze dell’operaio, e vide le donne a trent’anni invecchiate dagli stenti, gli uomini abbrutiti, i fanciulli abbandonati e maledetti. L’amore, l’infanzia, la casa, tutto ciò che ella aveva conosciuto attraverso il brillante miraggio della ricchezza, ciò che era sempre stato per lei fonte di gioie, vide trasformato in occasione di pianto. Parole burbere, rabbuffi, bestemmie, in luogo dei baci e delle tenerezze, fiori rari che sbocciano nel tepore delle serre. I focolari spenti, i talami cenciosi le strinsero il cuore di angoscia e di ribrezzo.

Parlò a quelle donne, e non fu compresa. Gli uomini la guardarono o sospettosi o indifferenti. Che cosa poteva fare per essi? Lo spirito della carità le mancava; le mancava il tramite che unisce il ricco al povero, quel filo invisibile che è la più pura essenza del-