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Questa volontaria abdicazione di una donna giovane ancora, questa fiera rinuncia ad una felicità mondana condizionata e sbocconcellata, fece molta impressione su Lydia. Ella aveva ingegno sufficiente per comprendere l’elevatezza di un orgoglio trasformato in virtù.

Volle imitarla.

Con ardore febbrile si pose alla ricerca dei poveri, si informò delle diverse società di beneficenza, e chiese di esserne patronessa.

Chiusa in un semplice vestitino nero, i capelli lisci, accompagnata da un vecchio domestico, intraprese il pellegrinaggio degli ospedali, dei ricoveri pei vecchi, dei presepi dove le madri povere portano i loro lattanti, degli asili infantili. Vide un mondo nuovo. Conobbe le vere malattie, le vere miserie, le vere lagrime. Sentì i vagiti dei bambini anemici, dei fanciulli rachitici; sentì i lamenti degli infermi e il rantolo dei moribondi. I suoi sensi delicati si urtarono a tutte le nausee.