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sui cuscini di un sontuoso landeau. Quando appariva in un salotto, le altre signore istintivamente se ne allontanavano, togliendo gli occhi da quel volto ignobile, presso al quale i diamanti e le trine producevano un contrasto grottesco.
Gli uomini la guardavano con una curiosità ironica, ripetendo a bassa voce le storielle scandalose del suo passato. Lei, forte del posto acquistato, sapendo la potenza del marito, sapendo per la pratica della vita quanta debolezza vi sia nel fondo di ogni anima umana, passava tranquilla. Non raccattava i frizzi, non s’avvedeva del vuoto fatto intorno a lei; sedeva, sciorinando i suoi abiti di velluto, e aspettava.
C’era sempre un’altra donna trascurata o spostata che veniva a raggiungerla: c’era una ingenua che la salutava, e tutti gli uomini seri o rispettosi si affrettavano a presentare i loro omaggi alla contessa, che non