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— Tempo passato.

— Cattiva.

— Ed ora?

— Pessima.

Non era la risposta che Lydia aspettava. Tirò una lunga sbuffata e poi disse, in apparenza tranquilla:

— Si vede che la galanteria non fa parte del suo bagaglio di viaggio.

— È naturale — replicò ridendo l’avvocato, — ingombra troppo.

Stettero un po’ in silenzio. Lydia era in piedi, e sembrava più alta del solito, chiusa in una lunga vestaglia di péluche bianco orlata di cigno: teneva il gomito appoggiato alla balaustra del terrazzo, reggendosi colla mano destra la testina, mentre colla sinistra avvicinava alle labbra la sigaretta. Un raggio di luna piombava sulla freccia dorata ch’ella aveva nei capelli, e la faceva scintillare con picchiettature d’astro.