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Colombo, abbandonò i negozi e si diede a fare la vita in grande. Commercio, attività, furberia, fortunate combinazioni, un po’ di tutto questo aveva concorso nella formazione della sua rapida fortuna, che da qualche anno era diventata colossale al punto da attribuirle origini più misteriose.
In queste difficili evoluzioni il signor Colombo, dotato di un senso pratico e di una finezza a tutta prova, aveva saputo ormeggiare così bene, da non offendere alcuna suscettibilità. Buon ragazzo coi signori, ai quali sembrava chiedesse scusa dell’intromissione fra loro, largheggiava coi poveri; la sua borsa, accortamente offerta, gli procurava amicizie ed appoggi anche nei più alti strati sociali. Divenne una potenza, e molti discendenti dei crociati trattavano con lui da pari a pari, accettando quella tracotante aristocrazia del denaro, con una indulgenza serena, che mascherava l’umiliazione dei vinti. D’improvviso,