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Si coricò sul letto, e nello scricchiolio del vecchio legno le parve di udire un ferreo rumore di armature. Non dormì.

Alla mattina corse in camera di Costanza; le buttò le braccia al collo, giurò di amarla, di adorarla, ma che facesse subito attaccare la carrozza por condurla alla stazione.

— Mio Dio, che vita! — mormorò ancora, quando potè gettarsi in un vagone di prima classe e ascoltare con indicibile voluttà gli ondeggiamenti del treno che si metteva in moto.