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quello che vuoi dire; li ammiro, ma non posso condividerli.
Successe una pausa. Costanza, quasi imbarazzata, teneva gli occhi bassi; Lydia replicò vivacemente:
— E ancora, tu sei fatta così; non c’è niente a dire. Ma io a che cosa dovrei attaccarmi? Tu credi, e puoi esser felice; io vedo. Questa del vedere, te lo assicuro, è la disgrazia massima.
— Basta guardare in alto.
— Che cosa c’è in alto? La religione? Ma bisogna sentirla; si nasce religiosi, come si nasce ballerini.
Il bambino si era addormentato nelle braccia della nonna, collo gambuccie penzoloni, tutto roseo pel calore del grembo, mettendo colla sua testina una aureola sul vecchio cordovano della sedia a bracciuoli.
— Come è bello! — esclamò Lydia.
La marchesa si pose un dito sulle labbra,