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della natura o quelle che per il tramite dell’arte pochi chiamati comunicano al largo pubblico dei sofferenti, e dar vita alle due sublimi parole dell’intedere e dell’ammirare in cui una nobile anima può trovare tanto diletto da riempirne l’esistenza. Così fosse sempre l’intelligenza per la donna quale lampada votiva che illumina il tempio, alla quale si rivolgono, sollevandosi, gli sguardi del celebrante e gli sguardi dei fedeli.

E se le serene contemplazioni della mente, i lunghi raccoglimenti, l’ammirazione silenziosa non bastano ad alcuni femminili spiriti irrequieti, si donino essi ancora e sempre alle opere d’amore. Pieno è il mondo di bambini abbandonati, di vite infrante, di cuori sanguinanti, di malati, di ribelli, di traditi, di gente a cui manca il sorriso e il bacio spirituale di una donna. Senza uscire dalla propria casa la donna ha modo di beneficare i suoi parenti, i suoi dipendenti, i vicini, gli amici, tutti coloro che vengono più o meno a contatto del di lei