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viaggiare o a far raccolta di francobolli, insomma tutto quello che le pare e piace. Chi pensa mai a contrastarglielo? Resta però che tutte codeste belle cose non sono altro che fiches de consolation, pannicelli caldi, cerotti innocenti e che la ragione di esistere per la donna è precisamente quella che all’anonima è mancata; una profonda sventura per lei, non un’occasione di proclamare il progresso della donna per altre vie. Cerotto e pannicelli caldi non possono mai essere un progresso, nè una idealità; sono piccoli rimedi che ognuno di noi si applica il più segretamente possibile rimpiangendo il tempo in cui non ne aveva bisogno. I lavori dell’intelligenza che si fanno a caso disperato entrano appunto in questa categoria umile ed oscura; sono affarucci privati che non riguardano il pubblico. Ma poi la gentile anonima lo ha già detto “rifuggendo da ogni teatralità„ ed io mi immagino di vederla, questa donna infelice, raccolta in sè stessa, ascoltare e far sue le grandi voci