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nieri, Anita Garibaldi, Adelaide Cairoli — e la interminabile falange di quelle senza nome e senza storia, oh! benedette, la di cui immagine passò come ultimo raggio all’ora estrema nelle pupille dei nostri Grandi, mirate la povertà delle anime nostre; un diploma vogliono, un titolo accademico.... E voi non eravate neppure maestre!

Ma lasciamo stare i morti o almeno quelli fra i morti che noi non abbiamo conosciuti e guardiamoci attorno; cerchiamo nella nostra memoria, fra i parenti, fra gli amici. Sono così disgraziati i femministi da non trovare nelle loro famiglie, che donne senza coscienza e senza dignità? Non hanno essi mai osservato nell’ambiente della borghesia, e fra i piccoli artigiani e fra i contadini, dove i mezzi sono scarsi, la cultura nulla, dove spesso l’uomo è accasciato dal lavoro e dalla responsabilità, quale posto importante vi occupa la donna? Non le hanno viste proprie mai le donne econome, laboriose, serie, prudenti, amorose, pazienti e