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l’oro. Perchè dunque nulla si fa per sviluppare codeste facoltà dell’anima e si concentrano invece tutti gli sforzi sulla istruzione che è tutt’altra cosa, assai, ma assai meno importante e precisamente nella proporzione di un’anfora di fronte all’essenza? Deh! cercate di possedere l’essenza prima, l’anfora verrà poi. Che se anche non venisse, la virtù dell’aroma agirebbe pure in qualche modo, mentre un recipiente senza scopo non può essere che un inutile ingombro nella vita.

All’anima, all’anima volgano le loro cure le donne! È questa l’ammalata, è questa la povera, è questa la pericolante. Ma l’anima non sta in un diploma conquistato, nè in un gruzzolo di denari contesi all’uomo. Poichè, da quando il mondo ebbe una storia, sempre vi furono donne meravigliose di saggezza, non è da ritrovare in escogitazioni nuove il segreto di ciò. Le donne hanno smarrito la loro via; tornino indietro e la cerchino.

Ciò che ora esse vogliono non vale la