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parola. È incredibile il bene che può fare una donna colla sua sola presenza; è sconfinato quello che può fare coll’esempio, colla persuasione, coll’educazione. Di scienziati, di giureconsulti, di artisti non ha bisogno il mondo. Il mondo ha bisogno di educatori. La donna che sa educare, che plasma un intelligenza, che sviluppa un’anima, è madre anche se fanciulla; occupa quindi la prima dignità femminile.

“Nessuna cosa vale quanto un’anima: nè terra, nè mare, nè astri„ dice il mio scrittore prediletto. Nessuna cosa è più trascurata, più profanata nel seno stesso delle famiglie e delle scuole. Quando si fossero salvati migliaia di bambini dalla fame, dalle busse, dall’ignoranza, ve ne saranno altrettanti che occorre salvare dalla leggerezza, dalla violenza, dalla vanità, da tutti i difetti che genitori e educatori vanno propagando in mezzo al più grande sfoggio di studi e di erudizione. Si colma facilmente il bambino di tenerezze, lo si sottrae ai di-