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regime femminista insiediato una spaventosa generalità.
Ingenuità di giudizio, osservazione superficiale ed opportunismo suggeriscono la teoria che, studiando, la donna potrà eguagliare l’uomo e far senza come lui in molti casi della vita sentimentale e dei bisogni fisiologici. Ma forse che tutti gli uomini studiano? La maggioranza di essi non è ordinariamente ignorante? È dunque un’altra la ragione che favorisce il loro adattamento; e questa ragione è precisamente il sesso. Può la donna cambiarlo? Lo possono i femministi? No. E di qui non si esce.
Lo stesso autore citato in principio di questo capitolo dice, pure in mezzo a parecchie concessioni femministe, verità preziose che mi piace raccogliere. «L’uomo deve alle sue qualità positive di ignorare gli arcani delle facoltà della donna. In lui i bisogni dell’intelligenza, l’insieme stesso delle sensazioni procedono essenzialmente da una tendenza centrifuga. I suoi rapporti