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d’anno quanto viene a costare la sarta, la modista, la bustaia, la stiratrice, la cucitrice, molto più se nel conto ci devono stare gli abiti, i grembiuli, le calzine, i berrettini dei bimbi; non parliamo della biancheria comune di famiglia che presto cade in rovina se non si rimedia a tempo e per la quale è pure cresciuto il lusso delle trine e dei trafori, quindi del lavoro per la donna economica che vuole far figurare bene la sua casa.

Ognuno può vedere i sacrifici che si impongono certe piccole famiglie borghesi per insegnare alle fanciulle una lingua straniera, o il piano, o la pittura, persuasi che ciò renderà loro in avvenire; e intanto spendono trenta o quaranta lire in un cappello che ne ha, di valore, dieci o quindici ma che raggiunge quella cifra iperbolica perchè, comperato in un negozio, ha sopra di se la spesa dell’affitto, dell’illuminazione, della mano d’opera e del capitale impiegato. E la piccola famiglia paga tutto questo,