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per l’economia ed anche per l’educazione della prole.
In condizioni più basse ancora vedo la moglie che va alla fabbrica sempre allo stesso scopo di vantaggiare il bilancio domestico; ma, oltre all’inevitabile abbandono dei figli, deve spendere denaro per aggiustature d’abiti, lavature, ecc.; e lei stessa ha bisogno di maggior spesa per il suo vestiario; tanto che l’economia se ne va per altra parte trascinando seco la sequela di guai che provengono dai figli cresciuti lungi dalla madre.
Ma un nuovo argomento si impone e terribile. Quando la donna fosse pareggiata all’uomo nell’intero sistema di vita e cioè, sdegnando le occupazioni casalinghe, tutta concedesse la propria attività al lavoro pubblico, per inevitabile logica dovrebbe acquistare le abitudini ed i vizi che ora sono più propriamente dell’altro sesso, fra cui primissimo l’alcoolismo. Avremo dunque, oltre che dal lato paterno, anche per parte delle