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Da noi - mi diceva una signora tedesca - il cuoco maschio non esiste; in cucina è la donna che lavora.
E va benissimo. Sono anche pronta a concedere che in certi negozi a misurar trine e nastri a spiegare velluti, a vender guanti, profumi, spilli, saponette, ventagli, ombrelli, calze, le donne ci starebbero meglio che gli uomini. Concedo pure che in un ordine superiore le maestre allarghino i loro orizzonti fuori delle prime classi e conquistino gradi più elevati di insegnamento quando speciali disposizioni ve le attraggano; così come le dottoresse di bambini potrebbero trovare un posto fra la le-