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stupore, riconoscerete volti lontanamente noti, mani che un tempo si erano tese fraternamente a voi, quando essi avevano la generosità della giovinezza che si sente ricca e che dà. Ma quei tempi sono passati e la vostra stessa qualità di donna che allora facilitava la dispensa della lode, inasprisce i loro disinganni. Ognuno di essi era ben disposto a festeggiare la scrittrice quando nel suo interno la considerava come un leggiadro puppazzetto del suo medesimo sogno, inoffensivo, divertente, forse utile. Ma è tutt’altra cosa se la donna diviene una rivale nella concorrenza. Vi ricordate il papato di prete Pero? — Questo è un papa che ci crede. — È un papaccio in buona fede. — Diamogli l’arsenico.
Al punto in cui la lotta si impegna seriamente la differenza del sesso è cagione di astio maggiore. È allora che la scrittrice si sente straniera in mezzo a quegli uomini inaspriti che hanno gettato la maschera della galanteria, ripresi dalla atavica bru-