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senza gravi motivi non è permesso ledere la paterna potestà. Chi sa, secondo loro, che cosa dovrebbero essere i gravi motivi! Il padrone di casa, al quale mi rivolsi pure, obbiettò che quel portinaio gli faceva comodo, che non aveva nessun appunto da muovergli sul servizio e che la sua vita privata non lo riguardava.

Allora.... ebbene, sono passati tanti anni, tante cose, ma oggi ancora nel rammentare il povero Egidio non so darmi pace di essermi così facilmente rassegnata, di non avere fatto più nulla per lui. Lasciai la casa è vero, e non lo vidi più, ma questa scusa farisaica non acqueta la mia coscienza. Essa mi rimorde sopratutto quando odo fatti atroci commessi da giovani. Egidio sarebbe ora appunto un giovane e qualche volta mi pare che se leggessi il suo nome tra gli accusati di un processo criminale avrei il coraggio di andare a difenderlo, di dire ai giudici e giurati: Questo reo fu un fanciullo infelice! E se mi accuso oggi in pubblico,