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70 | il convegno dei sette peccati |
— È argento fino?
— Credo bene.
— Quando smetti questo abito lo vuoi dare a me?... Eh? Ne farò qualche cosa.
Accidia percorse con uno sguardo indifferente i ricami argentei del suo vestito che rappresentavano leggiere e soffici ragnatele sulla stoffa di crespo bianco. Elegantissimo vestito, a cui per altro cadeva qualche sbrendolo qua e là, ed era insozzato sul lembo estremo da numerose pillacchere dovute alla nessuna cura che si prendeva la sua proprietaria di sollevarlo quando attraversava un posto sudicio.
— Ci siamo tutte? Andiamo? — disse Ira la quale non aveva voluto sedersi e passeggiava agitata in su e in giù.
— Manca....
Ma la frase fu troncata da un domestico che annunciò:
— Sua Maestà attende le loro signorie.
Rapida fu Ira a balzare all’uscio, seguita da Lussuria che snodò ancora sul pavimento lo strascico sinuoso della sua gonna marezzata di verde smeraldo con fondi cupi di giaietto. Gola veniva appresso sorreggendo Accidia sotto le ascelle e Avarizia se ne stava qualche passo indietro rovistando il suolo cogli occhi