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60 | una citazione |
— Il diretto parte alle 7,50. Quello sì anderebbe bene! Ma non ha la terza classe.
— Dici poco? Oltre il danno, il processo, il viaggio, sta a vedere che dovremo pagare la seconda classe.
— Per questo no, non ho intenzione di regalare i miei soldi alla ferrovia. Piuttosto beverli.
— Così va fatto. E che il tribunale aspetti! Tanto, cosa gli importa a lui? È pagato apposta per star là in poltrona ad aspettare le parti. Del resto non è nemmeno sicuro che il treno arrivi alle 9,30. Sbaglia il prete a dir messa; non può sbagliare anche un treno?
— E poi, — fece Nicola illuminato da un pensiero improvviso, — nessuno è tenuto a fare l’impossibile. Noi non possiamo prendere il diretto che è il treno dei signori, va bene? E dunque non è colpa nostra se il treno della povera gente arriva alle 9,30. Questo ragionamento è così giusto che il tribunale non ci può trovar nulla a ridire. Io gli dichiarerò con tutta schiettezza: Signor tribunale noi eravamo pronti. È il treno che non era pronto.
— Impari il tribunale a studiare i treni prima di citare la povera gente, — brontolò il vecchio.
— Oppure, — sghignazzò Nicola, — ci or-