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viaggio di istruzione 23


a briglia sciolta. Egli numerava tutte le città d’Italia, i borghi dove il suo libro sarebbe apparso e le belle vetrine rilucenti dei librai, immaginandosi le persone che si fermavano di botto colpite dalla tinta signorile della copertina sulla quale spiccava in caratteri bizzarri quel titolo enigmatico: «Inesorabilmente». Quante città, quanti borghi, quante vetrine, quante persone! A non contare l’estero, dove pure il suo editore gli aveva promesso di mandarne qualche copia, quanti occhi si erano già posati sulle parole scritte da lui, sui suoi pensieri, sulle belle fantasie della sua mente così a lungo carezzate e che dovevano portare a’ suoi fratelli il saluto di un cuore vergine assetato di bellezza ideale.

E dunque perchè sì eterno silenzio?... Gli avevano detto (era questo forse il più sottile e il più celato dei suoi desideri) che gli autori ricevono talvolta graziose letterine di ignoti; specie di sorrisi, specie di baci, specie di fiori che la platea lancia all’artista preferito e che trasporta d’anima ad anima nel mistero della lontananza il calore benefico di una simpatia ricambiata. Oh! una forte e leale mano virile che a traverso poche parole di approvazione fosse venuta a stringere la sua in quel momento di battaglia! Oh!