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276 | zio napo |
furia di tubare attraverso il cancello dell’orto provarono il bisogno di un nutrimento più sostanzioso e poichè i genitori della fanciulla non pensavano affatto a toglierla dal convento Napoleone prese una risoluzione degna di lui: la rapì.
Oh! a dirlo so anch’io che sembra una cosa da nulla e a scriverlo pure; due parole. Ma occorre immaginarsi che razza di fulmine a ciel sereno dovette essere tale notizia per l’ottima famiglia Barbaglia, e che scandalo in convento, e che ciarle intorno alla Pusterla dei fabbri, e che strilli in casa della ragazza! Fortuna che allora non c’erano i giornali a propalare il fatto altrimenti Dio ne liberi che putiferio! Si era proprio sotto gli esami.
I fuggiaschi intanto non avevano già preso l’espresso internazionale come si farebbe ai nostri giorni, ma con un modesto calessino si erano recati a Baggio e di lì fecero sapere agli sconsolati parenti che erano decisi a sposarsi o a morire. Corsero fuori subito i coniugi Barbaglia armati di fierissimi propositi per castigare i due monelli, rendere la fanciulla al suo convento e mettere il ragazzaccio in collegio o magari in prigione. Ma quando li videro così felici e sorridenti, sotto il pergolato, a piluccare l’uva moscatella e che en-