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come ebbe filarete il suo giorno di celebrità 271


perdeva troppo tempo. Egli era corso, il signor Edoardo, senza pensare ad altro ed era giunto proprio nel momento in cui la signora cadendo sulla banchina aveva fatto scattare la molla. Ecco.

Filarete ascoltando questa spiegazione pensò che la vita fornisce casi assai più bizzarri e complicati che non l’immaginazione dei romanzieri. Intanto la storiella della sonnambula pubblicata nei fatti diversi della stampa quotidiana fece il giro della città. Se ne impadronirono i giornali umoristici, se ne parlò in tutti i crocchi. Sul nome di Filarete si sbizzarrirono i sciaradisti: fila e rete. Molti domandavano: Ma c’è un romanziere che si chiama Filarete Persico? Chi è? Chi non è? Dopo tutto era un modo anche questo di occuparsi di lui e Filarete non se ne mostrò malcontento. Fortuna e dormi! Era proprio il fatto suo. Quando entrava ora in un caffè, tutti lo guardavano, amici perduti di vista lo fermavano in istrada per informarsi della sua salute e di quella della sua signora. Perfino il suo editore accogliendolo con un sorriso schietto gli annunciò di aver venduto due copie del suo romanzo. La gloria incominciava.