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come ebbe filarete il suo giorno di celebrità 269


editore americano gli aveva fatto la proposta di ristampare tutte le sue opere, si destò a un rumore insolito di gente che correva sopra la sua testa, cioè al primo piano, e sotto i suoi piedi, cioè al pianterreno, accompagnato da uno sbattere di finestre che si aprivano, di voci che si incrociavano e di qualche scoppio di risa. Cercò per prima cosa sua moglie; ma il letto accanto era vuoto e solo dopo infilati i pantaloni percorso l’appartamento ed uscito fuori inquieto e meravigliato sul ballatoio, trovò la signora Persico che saliva le scale piangendo o quasi.

Era accaduto un fatto singolare. Siccome il vecchio signore del pianterreno si era accorto che i suoi fichi da lui sorvegliati con tanta cura calavano regolarmente dalla sera al mattino, sospettando di ignoti ladruncoli che si introducessero nel giardino col favore delle tenebre aveva fatto preparare con tutta segretezza un congegno elettrico proprio intorno alla banchina che sottostava all’albero in modo che chiunque vi si avvicinasse senza essere prevenuto metteva in moto tutta una batteria di campanelli nello stesso tempo che una lampada nascosta fra i rami più alti si accendeva colla forza di venti candele. Una trovata ingegnosissima.