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come ebbe filarete il suo giorno di celebrità 259


cilità! Il guadagno sarà per te doppio, cioè di lucro e di piacere insieme.

Questo lo pensava anche Filarete che a fare il medico non ci aveva vocazione e per l’avvocatura gli mancava la facondia, così come gli mancava il bernoccolo della matematica e l’avvedutezza propria ai commerci. Certamente, certamente, per uno che non vuole arrovellarsi il cervello nè mettersi a sgobbare di buzzo buono, niente di meglio che darsi alla letteratura. Egli si vedeva già in uno studiolo elegantemente arredato, sparso di oggetti d’arte e dei libri che i suoi confratelli gli avrebbero offerto con dediche lusinghiere, intento a seguire dietro le nuvole della sigaretta le belle immagini che poi avrebbe tradotte sulla carta.

È ben vero che uno zio, grosso negoziante in generi coloniali, crollava il capo a questi sogni di avvenire letterario e lo consigliava a scegliersi una professione meno incerta. Ma quando mai uno scrittore ha accolto i consigli di un droghiere se non per deriderlo e chiamarlo filisteo?

La madre sì, la madre stava dalla parte di Filarete. Come donna sentiva il fascino delle belle frasi allineate sulle pagine bianche di un volume elegante e come madre non