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244 | ipotenùsa, va! |
portante lavoro dal titolo: «La coscienza nei rapporti colla volontà».
— Le donne — egli concluse asciugando la penna con un rosolaccio di pannino rosso e nero (lavoro della defunta) — sono assolutamente incomprensibili.
Incominciato sotto tali auspicî il governo domestico di Spiridione Tomei non somigliava nè ad un regno nè ad una repubblica nè a qualsiasi altra forma di reggimento riconosciuto, perchè, se non vi erano i termini dell’imperialismo, mancavano pure le forze civili di una repubblica, e solo l’anarchia, che è negazione di governo, potrebbe paragonarsi a ciò che succedeva in quella casa, ammesso che si possa mettere a confronto la tragedia colla farsa.
— Agata, — diceva il padrone, — le calze che mi hai date stamattina sono piene di frinzelli.
— Fringuelli!? O come vi potrebbero essere dei fringuelli nelle sue calze? Se li è forse sognati?
— Non ho detto fringuelli, — spiegava serio serio il padrone, — ho detto frinzelli, che sono, guarda qui, queste accapponature del tessuto le quali mi fanno l’effetto di avere una nocciuola nelle scarpe.