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Vecchio walzer.
La marchesa Stefania Accoramboni rientrando quella sera nella propria camera aveva un volto così animato e le mosse così giovanili che la cameriera, al suo servizio da trent’anni, se non fosse stato per il rispetto era sul punto da esclamare: «Come è bella oggi, signora marchesa!». Osservazione troppo confidenziale per una cameriera di stampo antico ed offensiva anche, in un certo senso, perchè implicava il sospetto che la marchesa potesse essere qualche volta meno bella.
Senza dubbio coloro che non sanno disgiungere la contemplazione di una donna da una immediata sensazione di desiderio avrebbero trovato che la marchesa era fuori combattimento; ma vi sono pure, per quanto rare, persone di gusto delicato capaci di intendere il fascino sottile di tutto ciò che muore, di un