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decadi 215


dolcezza sibaritica della loro unione che dura da parecchi anni senza fastidi e senza scosse. Ella gli offre tutte le sere una sigaretta e una tazza di thè. Egli un dono ragionevole due volte l’anno: a Natale e a Santa Clotilde. Più dieci lire a Marietta, la cameriera.

Il fumo del tabacco fino riempie la stanza, misto all’odore sensuale dei narcisi; la fiamma di ceppo scoppietta allegramente nel franklin; all’ombra della gonnellina di seta della lucerna la vestaglia color avorio della signora ha una morbidezza suggestiva, sì che i larghi nodi di velluto violetto sembrano farfalle addormentate nel calice di una ninféa....

Giulio Sorisi, adagio adagio per non ridestare la fitta nelle reni, allunga i piedi sotto il tavolino e li appoggia sulla pelle di mongolia che vi sta sotto. Un tepore piacevolissimo è nell’aria del salottino chiuso.

1890.

L’opera di Wagner ha richiamato al teatro della Scala il più eletto pubblico milanese.

Il grande musicista tedesco non si discute neanche più. Per intelligenza o per snobismo le signore sono le prime a mostrarsene en-