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curiosità e paura | 191 |
Il dottor Brocca volle dire la sua:
— La sola cosa importante in tutto ciò sono i vent’anni che tutti abbiamo avuto e che le signore qui presenti hanno ancora. Del resto, che si tratti della riva del mare o della sponda di un ruscello, di siepi di zàgare o di sambuco, hum! non credo che la differenza possa essere molta.
— No, no. Chi non ha visto le notti di Palermo, lungo la marina, al chiaro di luna, non può farsene una idea. In quella cornice di sogno gli equipaggi delle signore passavano eterei come una visione celeste e le belle creature che vi stavano abbandonate apparivano quali esseri soprannaturali. In tali contingenze vi assicuro che un giovinotto di sana costituzione e dotato di un briciolo di poesia non può fare a meno di innamorarsi pazzamente.
— Alla buon’ora! — esclamarono le signore, che da un pezzo aspettavano la parola magica.
— Devo certo attribuire — continuò con modestia Ciro Garzes — il merito della conquista all’uniforme la quale, come vi ho già detto, attirava simpaticamente gli sguardi. Forse ebbi altri complici, non so, ma il fatto è che dardeggiando di sguardi ardenti la si-