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144 | l'uomo dei palloni |
mattina vennero le guardie e forzando l’uscio penetrarono nella stamberga, alcune donne non mancarono di osservare che la doveva finire così.
— Chi lo avrebbe detto! — soggiunse qualche anima pietosa, — sembrava un tanto onesto uomo!
L’uomo dei palloni intanto poichè i questurini gli avevano trovato indosso il famoso portafoglio fu invitato sommariamente a seguirli davanti al Pretore. Egli disse loro bensì che era innocente, ma senza frutto. Tuttavia, con grande stupore delle donne che stavano a vedere, non si lasciò pregare troppo, anzi si fece a ubbidirli docilmente.
— Alfine, — pensava, — verrò a conoscere qualche cosa di questa diavoleria.
Davanti al Pretore raccontò fedelmente per filo e per segno in qual modo otto giorni prima, rincasando dalla sua solita passeggiata al cancello dei Giardini Pubblici, egli si fosse trovato in tasca quell’affare del portafoglio; come avesse sulle prime creduto ad uno scherzo o ad uno sbaglio e per tre giorni consecutivi rimanesse al suo posto, finchè fatto persuaso che a Dio tutto è possibile e avesse scelto quella via per metterlo alla prova, si era permesso un pranzo, una gita a Monza