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112 uno scandalo


vorrebbero riconquistare il tempo perduto; un incrociarsi di domande, di risposte, di malintesi; un scrosciare sommesso di risatine miste a qualche ripicco, a qualche rimbeccata.

— Silenzio! — grida la maestra.

Tutte tacciono come per incanto; ma adagio adagio, con un movimento di acqua cheta, si spingono l’una verso l’altra fino a trovarsi a portata di leggere al di sopra della spalla della scrivente.

— Fatevi in là, — mormora Varisco infastidita, — come siete male educate! — e nello stesso tempo copre colla mano la sua paginetta di scritto.

Per alcuni istanti il silenzio ritorna. Nella caldura afosa si ode scricchiolare rapidamente la penna di Varisco e le sue pupille che tratto tratto si sollevano sembrano inseguire al di là della tenda color arancione una visione ridente che lascia le fanciulle più che mai perplesse sul modo con cui trattare la morte del Savonarola.

Ma Luzzani, che era più curiosa delle altre, rizzandosi in punta di piedi potè finalmente gettare un’occhiata sul foglietto e il suo stupore fu tale che per poco non ruppe in una fragorosa esclamazione. Videro l’atto le compagne e circondandola premurosamente si fe-